Nomisma- ultimi dati

Nomisma- ultimi dati

Frenano le compravendite e il 7,3% della domanda si sposta verso gli affitti.

I valori di acquisto si confermano rigidi mentre i canoni di affitto crescono ancora.

È quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2023 di NomismaIl rallentamento del mercato immobiliare italiano, che aveva iniziato a manifestarsi a partire dal secondo semestre del 2022, si è fatto progressivamente più intenso nel corso di quest’anno e minaccia ora di estendersi al prossimo”- è quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

L’erosione del potere di acquisto delle famiglie italiane associata alle difficoltà di accesso al credito ha finito per penalizzare le prospettive del comparto. Nel corso dell’anno a ridursi non è stato l’interesse della domanda potenziale, che in Italia si mantiene su livelli straordinariamente elevati.  “L’improvvisa carenza di ossigeno al mercato immobiliare italiano è dovuta” – si legge nel rapporto – “dalla mancata indicizzazione dei redditi e dalle accresciute difficoltà di accesso al credito derivante dall’impennata del costo del denaro”. Politiche creditizie più prudenti unitamente alla frenata della domanda si ripercuotono sui volumi di mutui erogati, che registrano un arretramento del -29% nell’anno in corso, con una conseguente diminuzione delle compravendite nell’ordine del -13%. 

Le difficoltà riscontrate dalle famiglie a finalizzare l’acquisto di una casa fanno crescere l’interesse per il mercato degli affitti. Nell’ultimo anno – precisa Nomisma – il 7,3% della domanda si è spostata dall’acquisto all’affitto accentuando la pressione su un comparto già saturo.

Considerando le compravendite residenziali, se nel 2022 si era registrato un rallentamento della crescita (+4,7% annuo), la flessione tendenziale semestrale (primo semestre 2023/primo semestre 2022) si è attestata al -12,5% per un totale di 50mila scambi in meno. 

La risposta dei valori immobiliari alle condizioni di contesto è stata, ancora una volta, improntata alla rigidità. 

Nel secondo semestre 2023 la variazione semestrale dei prezzi si è attestata tra l’estremo inferiore delle abitazioni in ottimo stato di Cagliari (-1,3%) e quello superiore rappresentato da Milano (+1,3%). In generale, nella media dei principali mercati italiani analizzati da Nomisma, sono le abitazioni in ottimo stato a far segnare una variazione negativa di modesta entità (-0,1% su base semestrale), mentre si arresta la crescita dei prezzi di abitazioni in buono stato (+0,5%). 

Nel secondo semestre dell’anno il parziale spostamento di interesse verso il mercato degli affitti ha portato ad una vera e propria ascesa dei canoni (+2,1%). Analizzando le singole città si segnalano gli incrementi compresi tra il 3-4% di Milano, Firenze e Torino, fino al +5% di Bologna.

Considerando i tempi medi di vendita, tra i principali indicatori del livello di liquidità del mercato, Nomisma rileva come negli ultimi 10 anni il trend sia stato discendente, anche se l’attuale congiuntura mette in luce un’attenuazione della flessione che si traduce nel consolidamento dei livelli raggiunti nei primi sei mesi del 2023. A tale tendenza fanno però eccezione le città di Bologna, Milano e Roma, mercati nei quali l’inversione di rotta appare più netta con un allungamento – seppur contenuto – dei tempi di vendita. Nei maggiori mercati sono necessari meno di 5 mesi per concludere una trattativa. Si passa dai 5,5 mesi di Padova, Venezia, Firenze; Roma, Bari e Catania, ai 4 mesi di Milano e Bologna. Considerando il segmento della locazione la forbice varia dal mese e mezzo a poco più di due mesi. 

Considerando l’attuale congiuntura, per Nomisma non vi sono dubbi sul fatto che il settore immobiliare italiano chiuderà il 2023 fortemente ridimensionato rispetto all’esuberanza del biennio precedente. Ma se per il segmento abitativo si prevede il protrarsi della debolezza anche per il prossimo anno, sul versante corporate le condizioni per il rilancio potrebbero essere prossime.

Milano, è boom di richieste per girare spot e film in città: oltre 1200 nel 2022

Oltre 1200 richieste nel 2022 per girare film e spot a Milano: è questo il dato comunicato dal primo cittadino del capoluogo lombardo, Beppe Sala, nel suo podcast giornaliero "Buongiorno Milano".

Aumentano dunque le richieste, che nel 2019 si attestavano a 745, nel 2020 causa Covid si erano fermate a 487 e nel 2021 erano cresciute a 505 nei primi sette mesi dell'anno, per girare fiction, video pubblicitari, documentari, cortometraggi e lungometraggi.

La metà delle autorizzazioni richieste nel 2022 (609 su 1223) hanno riguardato il centro storico

Nuovi nomi della ristorazione internazionale di lusso approdano a Milano.

Non smette di crescere la capacità attrattiva di Milano che sfoggia il suo appeal per attirare le grandi insegne internazionali dell’alta ristorazione. E infatti, dopo le recenti aperture, o anche solo annunci, che hanno caratterizzato gli scorsi mesi, da Salt Bae a Casa Cipriani, ecco arrivare Sushisamba. Il rinnovamento di uno degli edifici simbolo del capoluogo meneghino, Torre Velasca, in fase di riqualificazione da Hines, ha infatti portato il marchio giapponese-brasiliano-peruviano di alta gamma Sushisamba ad approdare nella torre milanese con un bis di ristoranti su due diversi piani.

Il brand di alta ristorazione che fa capo al gruppo Sunset Hospitality aprirà nel 2024: un ristorante sarà al primo piano della torre, affacciato dalla veranda sospesa sopra l’ingresso dell’edificio, e uno al diciottesimo piano, dove i clienti potranno godere di una vista inedita sul Duomo da un’ampia terrazza, contando in totale quasi 1500 metri quadrati di spazio. Sushisamba è specializzato nel proporre cene panoramiche che combinano tre diverse cucine in vari angoli del globo, da Londra a Las Vegas, passando per Doha, fino a Dubai. E ora l’insegna sceglie lo skyline milanese per debuttare sul mercato italiano. Nel menù piatti tipici, bevande creative, selezione di vini, sakè e champagne, oltre ad eventi di intrattenimento.

Un altro nome internazionale che ha scelto Milano per espandere il suo format è Salt Bae, che intende portare Nusr-Et nel capoluogo lombardo nel corso di quest’anno. Si tratta di un’ulteriore tappa di Nusr-Et in Europa dove il format conta il ristorante di Londra e Mykonos, su un totale di 18 ristoranti in tutto il mondo.

Ma non solo. Come anticipato, alle insegne prettamente globali si aggiunge la forte influenza newyorkese, e internazionale, portata nei mesi scorsi da Casa Cipriani e Sant Ambroeus. Il primo, situato in Via Palestro 24, è un nuovo ingresso per Milano e porta in città ristorante e hotel. Il secondo, invece, è nato a Milano ma con il recentissimo restyling strizza fortemente l’occhio alla location di New York. Infine, si aggiunge Core, l’esclusivo club in arrivo intorno a maggio 2023, che porterà in Corso Matteotti 4mila mq di spazio sviluppati su cinque piani con otto suite. E, ancora, una clinica rigenerativa che lavora sull’age optimization e la longevità, bar e ristoranti, speakeasy, palestra, teatro, pasticceria deluxe e un Culinary Lab, per diversificare esperienze di food&beverage.

Fonte: Pambianco Food&Wine

Mercato immobiliare di lusso a Milano: le previsioni per il 2023

Immobili di lusso a Milano sempre sulla cresta dell’onda, il mercato immobiliare residenziale milanese chiude il 2022 con una crescita stimata di oltre 27.000 compravendite totali fra abitazioni usate e nuove, pari al +1,5% sul 2021. Il comparto degli immobili “prime”, ovvero di lusso, collocati all’interno del Centro Storico cittadino ha segnato un aumento degli scambi del 2,1% rispetto all’anno precedente, con un totale di 485 transazioni (stima effettuata sui dati forniti dall’OMI dell’Agenzia delle Entrate).

Secondo le stime il fatturato del mercato del lusso milanese ha registrato un volume di scambi a fine 2022 per circa 854,2 milioni di euro (+8,7% rispetto al 2021). Il prezzo medio per le abitazioni di lusso calcolato sulle transazioni effettuate si attesta a 11.750 euro al metro quadro. Rispetto al 2021 c’è stato quindi un aumento dei valori medi di 7,2 punti percentuali. Rispetto all’anno passato, l’offerta di abitazioni in vendita è scesa in maniera significativa (-13,3%) e rappresenta, rispetto al totale di tutta la città, circa l’8%. I tempi di vendita sono aumentati, soprattutto nella seconda parte dell’anno, ed oggi i giorni necessari mediamente sono 120 rispetto ai quasi 100 del 2021.

Nonostante la crisi innescata dalla guerra russo – ucraina, le turbolenze sui mercati finanziari e l’aumento dei tassi di interesse, le previsioni per il 2023 rimangono positive, con scambi e fatturato in crescita, a fronte di un nuovo leggero aumento dei prezzi.

Il contesto geopolitico attuale e le turbolenze economiche venutesi a creare hanno influito durante tutto il 2022 creando molta incertezza e facendo calare la fiducia delle famiglie italiane. Nonostante questo mutamento di clima, a Milano il mercato immobiliare residenziale di pregio rimane vivace. A prescindere dai massicci investimenti avvenuti negli ultimi anni degli investitori istituzionali che stanno trasformando lo skyline cittadino, dagli effetti positivi derivanti da Milano Cortina 2026 e dalle motivazioni post covid che spingono gli acquirenti con più potere di acquisto ad acquistare una prima casa adeguata in città, il capoluogo lombardo si conferma fra le prime undici metropoli globali più interessanti per gli investimenti internazionali, dieci gradini sopra Roma (fonte: PWC).

Mettendo poi a confronto le superfici che la domanda chiede e che il mercato offre, sia in termini di metri quadrati, sia di budget finanziario, emergono altri elementi che ci fanno dire che il 2022 ha confermato che, oltre alla discesa dell’offerta, quello che c’è oggi sul mercato spesso fatica ad essere in linea con la domanda. Infatti, circa il quaranta per cento delle case in vendita oggi nelle aree “prime” milanesi (circa 1.300 abitazioni) ha una superficie compresa fra i 100 e i 200 metri quadrati e il 27 per cento si colloca sotto la soglia dei 100 metri quadri. In sostanza, quasi il 70 per cento dell’offerta va da meno di 100 metri quadrati ad un massimo di 200, mentre circa la metà della domanda cerca abitazioni maggiori di 200 metri quadrati. Guardando all’offerta dal punto di vista finanziario, l’aumento dei prezzi ha aumentato la quota di case in vendita comprese fra 1,5 e 2,5 milioni di euro (il 55 per cento).

Cala la quota di case in vendita con un prezzo richiesto fra i 3,5 e i 4,5 milioni di euro; infatti, oggi è solo del 13 per cento, mentre l’anno scorso la quota era del 20 per cento. Infine, anche la quota di case con valori sopra i 4,5 milioni di euro si è abbassata, oggi rappresenta solo il 7 per cento del mercato, meno di 100 appartamenti in tutta la città. Prezzi in crescita, ma fino a quando? In presenza di una domanda ancora vivace, ma sempre selettiva, il vero driver del mercato continuerà a essere la qualità dell’offerta. Considerata però la sottigliezza dello stock con tale caratteristica, nella prima parte del 2023 non ci si possono attendere scossoni negli indicatori del mercato, ma prevediamo una fase di assestamento con una leggera crescita dei valori (non più di un paio di punti percentuali). Anche perché, a livello generale, vi è scarso rinnovo dello stock in vendita. Le case vendute, infatti, non trovano nuovo prodotto che le sostituisca. Anzi, in un mercato con le caratteristiche di domanda e offerta che abbiamo evidenziato, ci si potrebbe aspettare anche un rialzo molto più robusto dei prezzi di richiesta.

Certosa District - Milano continua a crescere

Certosa District - Milano continua a crescere

Ormai un vero e proprio trend che fa brillare gli occhi dei maggiori investitori internazionali, Milano è la città dove tutto sta cambiando. Numerosissimi uffici, attività commerciali e ludiche, spazi dedicati alla collettività e tante aree verdi nella speranza di combattere il caldo propagato dalle costruzioni e le infrastrutture antropiche. Il nuovo distretto nasce nel quartiere milanese di Certosa, da cui prende il nome. Il Certosa District è un progetto di rigenerazione urbana che vuole salvaguardare i siti industriali occupanti l’area trasformandoli in vere e proprie strutture fatte di metallo, vetro e dettagli colorati. Certosa District vorrebbe regalare una nuova prospettiva della vecchia Milano, mescolandone la storia industriale con un futuro tutto nuovo, innovativo e altamente strategico. Sulla scorta della città dei 15 minuti, ovvero la capacità di creare micro comunità autosufficienti e dotate di tutti i servizi utili al vivere bene, il Certosa District include molteplici interventi che si occuperanno di riqualificare i siti industriali di Sandvik e Koelliker e il famoso Pennellificio, un edificio di quattro piani per un totale di 3mila metri quadrati sito in via Varesina. Una volta concluso l’intero distretto occuperà oltre 65mila metri quadrati di costruito, cui si aggiungeranno ulteriori 10mila metri quadrati per l’integrazione di verde urbano, collegamenti interni all’area e parcheggi per la micro mobilità.
Certosa District è stato progettato da Giuseppe Tortato di Studio Tortato Architetti e Marco Claudi di MLA Architettura, demandando la progettazione del paesaggio a Emanuele Bortolotti di Studio AG&P greenscape.
Riqualificazione Certosa District — idealista/news

Il colore Pantone 2023 è il Viva Magenta

È ufficiale: il 2023 è l’anno del magenta. Questo secondo il Pantone Color Institute, l’autorevole società di consulenza che ha battezzato un “it color” ogni anno per più di due decenni.

La sua ultima scelta è ricaduta su Viva Magenta 18-750, che descrive come un “rosso cremisi coraggioso e senza paura, un colore pulsante la cui esuberanza promuove una celebrazione gioiosa e ottimista, scrivendo una nuova narrativa”, afferma Pantone.

C’è da credere che questa tonalità dominerà le prossime tendenze dell’interior design nel 2023: vediamo come sfruttare al meglio il Pantone dell’anno nelle nostre case per un risultato originale ed equilibrato.

In un momento culturale plasmato da innumerevoli sfide, il colore dell’anno di Pantone per il 2023 è un’audace tonalità di rosso che parla della forza e della vitalità necessarie per forgiare un futuro più positivo.

Pantone 18-1750 Viva Magenta, una tonalità vibrante e sfumata di rosso cremisi, è uno studio di equilibri: attingendo a toni caldi e freddi, le origini del colore sono radicate nella natura con una tonalità elettrizzante che può essere trovata sia nel mondo fisico che virtuale, riflettendo le diversità del nostro mondo contemporaneo.

Abbiamo scelto questo colore perché ritenevamo che fosse una tonalità non convenzionale per un periodo non convenzionale, qualcosa che potesse presentarci una nuova visione“, afferma Leatrice Eiseman, direttore esecutivo dell’istituto. Viva Magenta, osserva Eiseman, comunica potere, ma in modo assertivo, non aggressivo. “È un colore che vibra davvero di vigore ed energia, e che dimostra un nuovo segnale di forza, che è qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno per un futuro più ottimista“.

L’invito ad esprimere una nuova energia è ovviamente esteso anche all’arredamento, ci si può divertire a usare le varie proposte in base al futuro che si vuole plasmare o in base ai sentimenti che caratterizzano l’inizio del nuovo anno. I colori, quindi, li indica Pantone, ma sarà chi abita le case a scegliere come accostarli per creare l’equilibrio perfetto.

Plus+ Studio a Natale ospita il CAF

Plus+ Studio a Natale ospita il CAF

Dal 16 al 18 Dicembre in occasione del "Natale in 5vie" Plus+ Studio Vi aspetta per acquistare i prodotti solidali.Gli incassi saranno interamente devoluti all'Associazione CAF dal 1979 al fianco dei minori in difficoltà per accogliere e curare bambini e ragazzi vittime di maltrattamento e sostenere le loro famiglie in crisi.
In mostra Severino Salvemini “Ruggine” raccolta di acquarelli in vendita a sostegno delle attività dell’Associazione CAF che ritraggono oggetti, momenti e atmosfere avvolti dalla ruggine.

Via Novati, 2

 

Previsioni mercato immobiliare 2023

Il mercato immobiliare nel primo semestre 2022 a livello tanto globale quanto europeo ed italiano ha riscosso un grande successo, così come previsto dopo il boom del settore nel 2021, post-pandemia. I valori di crescita sono confermati dall’Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate e dai vari esperti del settore e sono stati precisamente riassunti e descritti anche nel corso dell’ultimo Forum di “Scenari Immobiliari”, quest’anno dal titolo “The Future Is Now”.

Nel report si evidenzia infatti come il fatturato in Europa sia aumentato negli ultimi 12 mesi di circa il 10% e del 9,9% in Italia. Si prevede, su questo trend che nel nostro Paese per la fine del 2022 si possa arrivare alla chiusura con un fatturato di circa 140 miliardi di euro. Tuttavia, in Europa è già iniziato un rallentamento per ciò che riguarda l’andamento del mercato immobiliare, che prevede fattori sempre positivi, ma comunque lievemente in calo rispetto all’anno precedente. Questo è dovuto alla situazione politica italiana ed internazionale, ma soprattutto all’aumento dei prezzi dell’energia e alla conseguente diminuzione del potere di acquisto. Il mattone è comunque sempre considerato un “bene rifugio”, sicuro e quindi gli investimenti in tal senso, sembrano risentire solo marginalmente della congiuntura negativa. Il problema più grande si sta manifestando con l’aumento dei tassi di mutuo. I costi al metro quadro degli immobili sono comunque ancora in una fase di rialzo, il che è una buona notizia per chi vuole vendere.

Se non si assisterà ad una rapida inversione di tendenza tra inflazione e rischio di recessione, tensioni politiche e aumenti delle materie prime, l’andamento del mercato immobiliare subirà nel 2023 un lieve rallentamento nella sua corsa in rialzo rispetto al picco del 2021 e alla stabilizzazione della curva di crescita del 2022. Tuttavia, rimarrà comunque spazio per uno sviluppo in positivo del settore. A trainare i fatturati europei secondo gli esperti saranno i mercati immobiliari di Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito. A livello mondiale i valori degli investimenti nell’anno in corso sono aumentati in media dell’11, 7 % con gli Stati Uniti in vetta trainati da città come Miami, Los Angeles e Dallas, seguiti dagli Emirati Arabi con Dubai, luoghi in cui l’immobiliare sembra essere scevro da ogni crisi, anche in previsione per l’anno avvenire.

Non soltanto il fatturato generale del mercato immobiliare globale si è dimostrato in salita negli ultimi anni, ma anche i prezzi al metro quadro, soprattutto nel residenziale. Il report “Global residential cities index” di Knight Frank, advisor globale del Real Estate a livello mondiale, spiega in che modo potrebbero andare le cose nel 2023. Nel primo semestre di quest’anno le città americane come Miami e Los Angeles hanno visto gli aumenti maggiori e si prevedono picchi ancora superiori fino al 7-8 % in più, seguite da Londra e Madrid (+6%). A Milano è previsto un incremento del 5,1% e a Roma solo dell’1,8%. Secondo gli osservatori questo può essere un bene per l’Italia laddove nelle grandi città l’innalzamento dei prezzi, pur presente, è più mite: ciò può condurre numerosi investitori internazionali ad acquistare nel nostro Paese.

E' il momento di investire negli immobili

Secondo il Corriere Della Sera che ha analizzato i dati dell'Osservatorio Immobiliare di Nomisma la variazione anno su anno delle case al 30 giugno 2022 segna un +2,9% in Italia e un +6,3% a Milano.

Dato che  il momento migliore per acquistare un immobile per investimento è quando il mercato è in crescita in modo che aumenti velocemente il proprio valore questo periodo viene considerato perfetto per investire nella nostra città.

Continua ad essere molto intensa la domanda si immobili e si rileva una crescita delle compravendite anche per uffici e negozi. Milano inoltre è il mercato che ha mostrato i tempi di vendita più brevi non solo in comparazione con gli altri contesti urbani, ma rispetto alle performances degli ultimi 20 anni.

La nostra città si è rivelata trainante per l'intero Paese e un altro segnale positivo è arrivato dal Prime Residential Word Cities Index di Savills, l'indice che misura i valori immobiliari nelle principali città a livello globale e per il quale Milano, nel corso di quest'anno è entrata nella classifica delle top 15 città al mondo che registrerannouna maggiore domanda e cresita dei prezzi per gli immobili.

5 vie un quartiere sempre più internazionale

Le 5 vie nel 2022 siè confermato uno dei quartieri più vivaci e a vocazione internazionale di Milano.

Sia durante il Salone del Mobile che durante la Fashion Week sia Uomo che Donna le piccole strade romane di questo quartiere hanno accolto eventi che hanno reso ancora più vivace la zona rendendola ancora più interessante e attraendo investitori o privati che desiderano acquistare casa in quest'area ricca di storia e di cortili nascosti che celano autentiche sorprese.

Ristoranti storici, gallerie d'arte, piccole botteghe di artigiani, negozi che hanno ancora un sapore antico, si susseguono dando la suggestione di essere in un piccolo villaggio seppur a pochi passi dal Duomo.

Da uno studio apparso sul Corriere Della Sera, promosso da Scenari Immobiliari e Casa.it , sostiene che " La scelta di un quartiere può derivare da criteri soggettivi , ma è anche possibile misurare con criteri «oggettivi» l’appetibilità immobiliare di un territorio. Per scoprire che non sempre è direttamente proporzionale all’esborso necessario per viverci. Ad esempio a Milano l’area tra Corso Magenta e San Vittore è quella che offre le migliori dotazioni di servizi a chi ci vive secondo il rapporto Casa Italia redatto da Scenari immobiliari e casa.it. La cosa forse non potrà sorprendere, visto che si tratta di uno dei quartieri da sempre prediletti dalla buona borghesia meneghina e che i prezzi di zona sono ai top della città."

In quest'ottica sono sempre più orgogliosa di collaborare con l'Associazione 5vie che da anni sviluppa progetti per valorizzare quest'area così preziosa e ricca di storia nel cuore di Milano e di occuparmi dei patrimoni immobiliari di chi ci vive o lavora, valorizzandoli al massimo e offrendo una consulenza mirata per l'ottimizzazione dell'investimento.

 

Fashion week 2022 - Milano torna a respirare

Dopo mesi di incertezze e chiusure da ieri Milano ha svelato novamente la sua vocazione internazionale aprendo la fashion week 2022.

Complice un tempo fantastico e la voglia di spazi aperti, quello che fino a poco tempo fa era un evento esclusivo riservato agli addetti del settore, ispirandosi ad un più democratico Salone del Mobile, ha utilizzato spazi aperti e comuni per mostrare al mondo che l'Italia e Milano hanno ancora molto da dire e dimostrare.

Euforia e bellezza sono quindi i protagonisti di questa nuova primavera.

Godiamoci quindi le nostre vie, i nostri bellissimi scorsi usciamo dimenticandoci restrizioni e mascherina anche solo per un attimo, cercando di convincerci che quella tanto criticata normalità che così tanto ci spaventava fino a due anni fa, possa tornare...

 

La scelta della casa. 4- La pianta

La scelta di una casa deve rispondere ad esigenze di spazio specifiche ed estremamente soggettive. Magari ci innamoriamo di una zona, di un palazzo, di un affaccio, ma veniamo bloccati dalla distribuzione interna. A volte appartamenti con la stessa metratura appaiono molto diversi e la percezione è che difficilmente possano contenere tutte le stanze di cui abbiamo bisogno. In realtà quello che va letta con attenzione è la pianta: muri portanti, finestre, corridoi, allacci, altezze dei soffitti, sono considerazioni da fare per capire se quello stesso appartamento che ci appare piccolo nonostante i metri quadri possa essere trasformato nella casa dei nostri sogni.

Cercare di ottimizzare una pianta è fondamentale. A volte bastano piccoli interventi come spostare una porta, a volte bisogna eliminare i corridoi o spostare un bagno. A Milano evistare gli sprechi di spazio è fondamentale, visti i costi elevati al metro quadro.

Quindi non arrendersi subito, ma confrontarsi con un professionista, aiuta a comprendere se le esigenze possano essere soddisfatte magari facendosi un'idea di come potrebbe essere il risultato finale.

 

 

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